
Ferrata Kaiserjäger – Col Ombert
La Ferrata Kaiserjäger, che porta alla cima del Col Ombert (2670 m s.l.m.), è stata realizzata nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale dai Kaiserjäger, un reparto di fanteria leggera dell’Impero Austro-Ungarico. Ancora oggi sono visibili resti di postazioni e tratti della ferrata originale, restaurata nel 1996. La difficoltà è medio-difficile: i primi 150 metri sono particolarmente impegnativi e la roccia, in alcuni tratti, è friabile. Giunti sulla cima, si gode di un ampio panorama sui gruppi montuosi circostanti.
Itinerario: Da Trento si raggiunge la Val di Fassa, nel paese di Pozza di Fassa, seguendo le indicazioni per la Val San Nicolò fino al parcheggio in località Sauch. Dal parcheggio si prosegue lungo la strada sterrata che porta al bivio Ciamp (1960 m s.l.m.), dove si incrociano i sentieri SAT 608 e 609. Si continua sul sentiero SAT 608 verso il Rifugio San Nicolò (circa 1h40). Il percorso si snoda tra tratti erbosi e boschivi, con splendide vedute sulla Val San Nicolò e sui gruppi montuosi. Si giunge alla forcella Cima Prè de Contrin (2365 m s.l.m.), da cui occorrono circa 10 minuti per arrivare al Rifugio San Nicolò (1000 m s.l.m.). Dal rifugio parte il sentiero che conduce all’attacco della Ferrata Kaiserjäger – Col Ombert (circa 10 minuti). Fin dall’inizio la ferrata si presenta impegnativa: si sale lungo un camino, si prosegue su un traverso e si affronta una parete verticale. I primi 150 metri si alternano tra pareti e camini, richiedendo forza nelle braccia. Superata questa sezione, si continua su un tratto di difficoltà media, dove si incontra una breve scaletta risalente alla Prima Guerra Mondiale: si è circa a metà della ferrata. Segue l’ultima parte, un tratto esposto che conduce all’inizio di una cengia, anch’essa esposta. Al termine della cengia si affronta l’ultimo tratto di ferrata, esposto e di media difficoltà. Alla fine si giunge su un pianoro. Si prosegue verso destra, dove si intravede un sentiero che sale lungo un tratto franoso: in circa 5 minuti si raggiunge la cima del Col Ombert (2670 m s.l.m.). Durante la salita, prestare attenzione: il terreno è particolarmente friabile.
Rientro: Per il rientro ci sono due opzioni: Percorso 1: ritorno al Rifugio San Nicolò, girando attorno al Col Ombert in senso antiorario. Percorso 2 (quello seguito da me): discesa verso la Forcella Pasche. Dal Col Ombert si scende su terreno ghiaioso, con buona pendenza e tratti a zig zag. Si giunge a una deviazione: a sinistra si torna al Rifugio San Nicolò, a destra si prosegue verso la Forcella Pasche. Il sentiero attraversa ciò che resta delle fortificazioni e trincee della Prima Guerra Mondiale. Nei pressi dell’inizio delle trincee, il sentiero si divide: a sinistra si va verso la Forcella Pasche, a destra si scende lungo il fianco della montagna, collegandosi al sentiero proveniente dalla forcella. Il sentiero è ben visibile anche dall’alto. Il primo tratto attraversa prati e bosco, e termina al segnavia Jonta (2071 m s.l.m.). Da qui servono ancora circa 40 minuti per tornare al parcheggio Sauch.
Difficoltà: Ferrata: M.D – medio difficile (attenzione ai tratti friabili) Escursione: E – escursionistica. Tempi di percorrenza: 5–6 ore totali, di cui 1 ora di ferrata.Traccia Gps Ferrata Kaiserjager Download