Monte Corno Battisti
Questa escursione nel Pasubio ha una importanza non tanto per la difficoltà alpinistica, ma per quanto riguarda la storia della prima guerra mondiale. Escursione nel gruppo del Pasubio, in territorio Trentino, da dove si domina la Vallarsa. Prima della guerra il monte prendeva il nome dall’anonima valle, cioè Monte Corno di Vallarsa; successivamente per le vicende di guerra prese il nome Monte Corno Battisti. Le vicende storiche che ne caratterizzano la storia recente si possono riferire a due episodi fondamentali:
Il primo, cioè l'azione del 10 luglio 1916 che si concluse con la cattura di Cesare Battisti e Fabio Filzi; e un secondo episodio, cioé la conquista “definitiva” della cima, che veniva sinora considerato come avvenuto il 13 maggio del 1918, e attribuita al Tenente Carlo Sabatini. Scrivo “veniva”, perchè nell’autunno del 2014, è stata depositata presso l’archivio del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto un’ampia documentazione in possesso della famiglia di un altro ufficiale degli Arditi, il Sottotenente Fulvio Bottari. Questa documentazione permette ora di anticipare attendibilmente l’azione, che porta alla conquista del monte da parte dell’esercito Italiano, al giorno 10 Maggio 1918.
Il 10 luglio 1916 parteciparono all'azione il Battaglione Alpini Vicenza, con la compagnia comandata dal tenente Cesare Battisti e il sottotenente Fabio Filzi, e in sostegno i battaglioni della 69° e 71° fanteria che dovevano circondare la cima. Il battaglione Vicenza riuscì a conquistare la cima, ma la fanteria non riuscì a raggiungere la quota prestabilita. Dopo una dura battaglia il tenente Cesare Battisti e il sottotenente Fabio Filzi vengono catturati, fatti prigionieri e condannati come traditori, e vennero giustiziati a Trento nel Catello del Buon Consiglio. La conquista definitiva del Monte Corno Battisti da parte dell’esercito Italiano avviene invece il 10 Maggio 1918. Il comando Italiano aveva predisposto un azione d’attacco, che risalendo la Val Foxi da Raossi avrebbe portato a conquistare il monte nella notte fra il 9 e il 10 di Maggio: ciò grazie a un attacco “a tenaglia”, da condurre contemporaneamente alla Selletta e sul lato sinistro del Corno – con un impegno complessivo un di 500 soldati, parte del 3° Reparto d’Assalto e parte della fanteria della Brigata Murgie. Questa azione ebbe dei problemi a causa della sottovalutazione delle difficoltà del terreno e dell’armamento troppo pesante, e dell’insufficiente preparazione della fanteria, rispetto agli arditi del reparto d'assalto, nel muoversi su di un terreno di montagna molto accidentato. Il ritardo della fanteria impedì l’esecuzione dell’aggiramento del Corno, ed il comandante ne ordinò il ritiro temendo un eccessiva esposizione al fuoco nemico. Gli arditi che si trovavano poco sotto la Selletta, mancando l’effetto sorpresa in quanto ormai albeggiava, esitavano anch’essi a proseguire, avvertendo i primi allarmi nelle postazioni nemiche. Il sottotenente Fulvio Bottari, che guidava il plotone di coda, a quel punto risalì fino alla testa e incitò gli arditi a proseguire l’assalto e a seguirlo. Una trentina d’essi lo seguì e con questa iniziativa si riuscì a completare la salita: con un combattimento a corpo corpo vennero conquistate tutte le postazioni e le gallerie, compreso quell’osservatorio sullo sperone del Monte che doveva invece essere, il successivo giorno 13, teatro dell’impresa del Tenente Sabatini: impresa, quest’ultima, che lo stesso Ministero della Guerra giustamente riconobbe più tardi (nel 1921), da non doversi considerare come “conquista del Monte Corno”, ma più semplicemente la reazione agli esiti, circoscritti ad una delle postazioni, di un contrattacco austriaco avvenuto dopo il 10 Maggio. (Maggiori informazioni sulla conquista del Monte Corno Battisti si possono trovare su Wikipedia Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Corno_Battisti.
Itinerario: L'escursione è un anello che parte poco sopra Malga Cheserle 1402m. s.l.m. (vedi itinerario Rifugio Lancia - PS nel periodo primaverile si possono utilizzare i parcheggi che ci sono fino alla Malga Cheserle) inizialmente il sentiero è boschivo, sulla nostra dx troviamo un segnavia con indicazione sentiero Sat 122 Malga Zocchi – Corno Battisti - Valmorbia. In circa 30 minuti si arriva a Malga Zocchi 1642m. s.l.m. dove vennero portati una volta catturati il Tenente Cesare Battisti e il Sottotenente Fabio Filzi, per i primi interrogatori per poi essere trasferiti al Catello Buonconsiglio a Trento per essere processati e condannati a morte. Da qui il sentiero 122 continua per un prato adibito a pascoli, si prende verso Bocchetta dei Foxi che si raggiunge in circa 20 minuti. Arrivati alla Bocchetta si può godere di un bel panorama sulla Vallarsa. Si prosegue lungo il sat 122 verso Selletta Battisti raggiungibile in 20 minuti circa, dove è stato posizionato un altare e delle targhe in memoria del Tenente Cesare Battisti, il sottotenente Fabio Filzi e Luigi Casonato. La prima parte del sentiero è boschivo per poi continuare lungo un pendio roccioso fino la Selletta. Una volta Arrivati alla Selletta il sentiero continua fra mughi lungo la dorsale e in circa 10 minuti si arriva al Monte Corno Battisti 1761 m. s.l.m. dove si può dominare tutta la Vallarsa godendone di un bel panorama sul Pasubio. Circa a metà dalla cima si trova l'indicazione per il sentiero 122 attrezzato Franco Galli. Rientro: Per il rientro si può rifare il percorso dell'andata, oppure dalle Bocchetta dei Foxi andare verso il Monte Testo, e scendere fino al Rif. Lancia o dalla Selletta Battisti proseguire sul sentiero sat 119 verso Valico del Menderle, Monte Spil, Malga Monticello, per poi ritrovarsi sulla strada sterrata e raggiungere il parcheggio. Difficoltà: E Escursionisti Tempo di percorrenza: 5-6 ore