Ferrata Rio Secco – Cadino
La ferrata Rio Secco si trova nella località di Cadino. La particolarità di questa ferrata è che si sviluppa lungo il letto del torrente Rio Secco, salendo sulle pareti del Dosson di Cadino (741 metri s.l.m.).
Descrizione: Da Trento si procede verso San Michele all'Adige. Dopo circa 4–5 km si arriva alla località Codino. Sulla sinistra si trova un ampio parcheggio presso il ristorante Cadino, dove si può comodamente lasciare l’auto. Sul lato destro della strada statale si vede una chiesetta: lì comincia il sentiero SAT 490, che porta verso la ferrata. Il sentiero è boschivo e risale con pendenza media. A circa metà percorso si incrocia il sentiero di rientro. Ci vogliono circa 15–20 minuti per raggiungere l’inizio della ferrata. Si arriva a una panchina e, dopo 5 metri, inizia la ferrata con un breve traverso in discesa che porta nel letto del torrente. Il primo tratto è verticale, poi si prosegue lungo una cengia. Continuando su un breve traverso, si arriva al primo tratto della ferrata denominato Salto dei Caprioi (340 metri s.l.m.). Da qui si sale in verticale per circa 10 metri, si raggiunge un’altra cengia e si prosegue verso destra con un breve traverso. Dopo un altro tratto verticale, si arriva su una cengia panoramica denominata Belvedere (355 metri s.l.m.), da cui si può ammirare un bel panorama sulla Valle dell’Adige e il Gruppo del Brenta. Si continua per circa 10 metri in leggera salita tra la boscaglia, su un sentiero servito da un cordino, per poi scendere lungo la roccia per circa 5 metri e tornare nel letto del torrente. La ferrata riprende salendo per 3–4 metri, poi si prosegue lungo un traverso verso sinistra per altri 10 metri circa, e infine si affronta un tratto verticale di circa 5 metri. All’uscita di questo tratto si prosegue su sentiero boschivo per circa 5 minuti. Si arriva al punto denominato Passaggio dei Gabbiani (435 metri s.l.m.): un breve tratto in discesa, poi un traverso esposto. Si supera uno spigolo e si continua su un breve tratto orizzontale, seguito da uno verticale. Si alternano brevi tratti in verticale e in orizzontale fino all’incrocio con il sentiero per il rientro di emergenza. Si prosegue su terreno boschivo, passando tra rocce e grossi massi, fino alla Grotta del Basalisc (495 metri s.l.m.). Si continua tra le rocce, arrivando a uno slargo nel letto del torrente, decorato da vari ometti di pietra. La ferrata riprende con un tratto verticale, un traverso, si oltrepassa uno spigolo e si affronta un altro breve tratto verticale. Si arriva su una cengia dove si trova il libro delle firme. Dopo un traverso, si prosegue in verticale e si conclude con un ultimo tratto in traverso, fino a raggiungere un piano dove si trova la Grotta della Mariotta (520 metri s.l.m.). Da qui si affronta l’ultima parte della ferrata: circa 50 metri in verticale, seguiti dagli ultimi 3–4 metri in orizzontale. All’uscita ci si ritrova all’inizio della boscaglia.Rientro: Il sentiero di rientro è boschivo. La prima parte, di circa 10 minuti, è in modesta salita fino a raggiungere Val dei Teari (625 metri s.l.m.), bivio con il sentiero SAT 489. Si prosegue verso sinistra su comodo sentiero. Dopo circa 10 minuti si inizia a scendere con buona pendenza. In alcuni tratti il sentiero è servito da un cordino di sicurezza; il fondo è ghiaioso. A circa metà del percorso si scende lungo una scala in ferro di circa 10 metri, poi si prosegue nella boscaglia fino al bivio con il sentiero dell’andata. In circa 10 minuti si ritorna al parcheggio.
Verso il Rifugio Sauch: Dal bivio Val dei Teari ci vogliono circa 1h30 per arrivare al Rifugio Sauch. Il sentiero, per i primi 10 minuti, è boschivo fino al bivio Tovare (665a metri s.l.m.). Si prosegue su strada sterrata fino al bivio Le Malghe di Faedo (727 metri s.l.m.). Si continua su sentiero boschivo SAT 408 fino a una proprietà privata. Il sentiero non è molto evidente: si trova sulla sinistra, segnalato dai classici segnavia bianco-rossi sugli alberi. Dopo un breve tratto in piano, si prosegue su lieve salita a zig-zag fino alla fine della boscaglia. Alla sinistra c’è un pilone dell’alta tensione, a destra una strada boschiva: si prosegue a destra. In circa 5 minuti si incrocia la strada forestale SAT 409B. Da qui ci vogliono circa 15 minuti per arrivare al Rifugio Sauch. Si giunge al bivio Passo della Croccola (948 metri s.l.m.). Dal passo servono ancora 10 minuti per raggiungere il rifugio, dove si trova la costruzione Roccolo del Sauch, utilizzata per la caccia ai volatili e risalente circa alla metà dell’Ottocento. Sono presenti cartelli informativi che spiegano la funzione della struttura. Ancora 5 minuti e si arriva al Rifugio Sauch. Il rientro dal rifugio segue lo stesso percorso dell’andata fino a Val dei Teari, poi si prosegue per il sentiero di rientro della ferrata.
Difficoltà: EEA – Escursionisti Esperti Attrezzati. Tempo di percorrenza: Ferrata: circa 1h Totale: circa 1h40. Verso il Rifugio Sauch: circa 1h30 (solo andata) Traccia GPS: Ferrata Rio Secco Download