Le gallerie del Corno Battisti
Occupato dall'esercito italiano nei primi mesi di guerra, il corno di Vallarsa venne occupato dall'esercito austro-ungarico con l'offensiva del maggio 1916. La cima divenne uno dei punti cardine della difesa imperiale, in quanto permetteva di osservare i movimenti italiani in Vallarsa. Dopo aver tentato inutilmente di riconquistare la cima nel corso dell'estate 1916, a partire dal 1917 gli italiani decisero di far saltare in aria la cima. I lavori di costruzione delle gallerie di mina iniziarono nel febbraio 1918 e ben presto sul fronte opposto furono avviati lavori di contromina. L'8 maggio gli italiani arrivarono a meno di 15 metri dal sistema austro-ungarico e predisposero una camera di scoppio carica con 14000 kg di esplosivo. L'operazione venne però annullata da un colpo di mano italiano; il 13 maggio 1918 il tenente Carlo Sabatini e altri 4 arditi riuscirono infatti a conquistare la cima del Corno. Il luglio venne aperto un collegamento te il sistema sotterraneo italiano e quello austro-ungarico e in agosto venne realizzato un pozzo di collegamento con la cima. Nonostante questi lavori, per gli italiani rimase sempre estremamente difficile conservare la posizione. In ottobre si registrano gli ultimi assalti austro-ungarici; la guerra sul Pasubio ebbe termine la notte del 1° novembre 1918, quando i reggimenti Kaiserjager ricevettero l'ordine di abbandonare il massiccio. (foto anno 2020)