Trincee Monte Nagià Grom
Questa escursione non a nulla che a vedere con difficoltà alpinistiche, ma ben si ci riporta a scoprire una parte del territorio del Trentino, durane la prima grande guerra mondiale anno 1914-1918, il caposaldo del monte Nagià Grom. Il monte Nangià Grom si trova in Val di Gresta sopra l'abitato del paese di Manzano, il paese di Valle San Felice e il paese di Mori dove a inizio la mia escursione. Nel cartello informativo che si trova all'inizio dell'escursione si legge:
Nel settembre 1914 lo Stato Maggiore austro-ungarico decise la costruzione di una linea difensiva lungo la frontiera del Tirolo meridionale per garantire la difesa nel caso di un conflitto con il Regno d'Italia. Per accorciare la linea del fronte e risparmiare truppe e armamenti in quel settore, l'esercito austro-ungarico abbandonò la linea tra lo Zugna e il Baldo, e si ritirò sino alla fascia di territorio compresa tra la Val di Gresta e Rovereto. In Val di Gresta furono costituiti alcuni capisaldi il monte Faè, S.Anna, S.Giustina, monte Garda e il monte Nagià Grom. Sul Nagià-Grom venne scavata una trincea perimetrale che garantiva la difesa a 360 gradi. Furono realizzate postazioni d'artiglieria in caverna e in barbetta, cioè all'aperto, osservatori, e una piazzola per un riflettore. L'area fu dotata di caverne per il ricovero dei soldati, baracche, magazzini una cisterna per l'acqua una cucina da campo. Le diverse posizioni erano collegate da camminamenti che garantivano lo spostamento dei soldati al riparo del tiro nemico. Il paese di Mori venne abbandonato dell'esercito austro-ungarico. L'esercito Italiano entro nel conflitto il 24 moggio del 1915 e lo occupo in dicembre. In seguito all'offensiva austro-ungarica a partire dal 15 maggio 1916 interessò il territorio compreso tra il fiume Adige e la Valsugana, nella notte tra il 17 -18 maggio le prime linee Italiane di destra Adige vennero arretrate sulla linea Tolpina, Coste di Tierno, Besagno, monte Giovo, Castione, Doss Morzeti, strada Sano- Bordina, Doss Alto di Nago. Qualche giorno dopo l'esercito austro-ungarico discendendo dalla Val di Gresta per occupare la Valle di Loppio, costruirono una linea di avamposti prospiciente alla linea Italiana. Tale linea all'inizio venne alimentata attraverso strade e mulattiere esistenti, che erano però di facile bersaglio dall'artiglieria Italiana. In un secondo tempo vennero realizzate profonde trincee e camminamenti che garantivano il collegamento tra gli avamposti e la prima linea. Il tratto di camminamento che si percorre oggi partendo dal paese di mori per raggiungere il monte Nagià Grom aveva questa funzione, ed era presidiato da ricoveri in roccia, le postazioni per armi automatiche e piccole artiglierie, che permettevano di dominare il fondovalle.
Itinerario: Arrivati nel paese di Mori si va nella parte vecchia, Mori vecchio, nei pressi dei campi sportivi da tennis, li nella zona si trovano anche alcuni parcheggi. Poco sopra i campi da tennis sulla sx fronte all'entrata di un bar c'è Via della Lasta. Percorsi circa 200 metri si trovano i cartelli segnavia per le trincee Nagià Grom. Si giunge a un incrocio si va verso destra dove è visibile il cartello informativo sulle trincee e i segnavia. Qui incomincia il sentiero che porta verso le trincee. Dopo un breve tratto di strada boschiva si vede il segnavia sentiero delle trincee, un breve sentiero con scalini in legno, alla fine della scalinata ci si presenta la prima trincea e le prime postazioni. È un susseguirsi di brevi tratti di sali scendi fra sentieri boschivi e in trincea. Alcuni sentieri anche se brevi sono serviti da un cordino di sicurezza, che funge come corrimano. Durante il cammino si può apprezzare il lavoro di recupero che è stato fatto da parte dell'associazione alpini di Mori, e l'opera di costruzione fatta durante la guerra dai soldati, si noterà anche come sia sempre ben visibile il paese di Mori, la valle i monti circostanti. Si giunge a una scala di soli 5 gradini, per risalire un muretto, si arriva su di un sentiero si va a dx ci si trova di fronte all'entrata di una postazione. L'ingresso non è molto agevole però ci si passa, l'interno a forma di U sono pochi metri da percorre, all'uscita ci si trova in una trincee. Fine della trincea si prosegue su sentiero boschivo si arriva in un piano erboso dove è presente una postazione che domina la valle e i monti attorno. Proseguendo si continua il cammino dentro una trincea dove ci sono postazioni e un paio di passaggi brevi sotto le rocce, (per me il tratto più bello) per facilitare il percorso è stata fatta una scale di circa 20 gradini in ferro con protezione esterna. Alla fine di queste trincea si fa un tratto boschivo si passa sopra un ponte di legno per attraversare un piccolo torrente. Si prosegue salendo su sentiero boschivo, fino ad arrivare su di un pianolo, c'è un paletto con segnavia bianco rosso. Qui si può proseguire a sx (paletto segnavia)si prosegue lungo una trincea, se no diritti su sentiero boschivo si arriva nello stesso punto (io a sx). Alla fine di questo tratto ci si trova in un piccolo piano boschivo. Fronte a noi un sentiero boschivo che porta in direzione del paese di Manzano, si prosegue a sx segnavia con freccia gialla su sasso e una su albero(non sono ben visibili) Da qui mancano circa 30 minuti per arrivare Nagià Grom, si sale su sentiero è boschivo, con tratti serviti da cordino di sicurezza, e una scala con 7 gradini in ferro. Al termine di questo sentiero si arriva alla Busa dei Scatieri, 5 minuti di cammino e si è arrivata al caposaldo del Nagià Grom, punto d'arrivo dell'escursione, per continuare a visitare trincee, camminamenti, postazioni.
Rientro: Si percorre il sentiero dell'andata, oppure si può scendere fino al paese di Manzano, da Manzano si prendere il sentiero boschivo che porta al bivio con le trincee. Io sono sceso dal percorso dell'andata solo che ho preso una deviazione nell'ultimo tratto di trincea circa a 20 minuti dal paese, son proseguito per sentiero boschivo, saldando passaggio per l'ultima trincea, per poi riprendere l'ultima parte di sentiero dell'andata fino al parcheggio.
Difficoltà: E escursionistica Tempo percorrenza: 5 ore poi dipende da quanto tempo si dedica nel guardare le postazioni.