Lobbia Alta - FotoTrekkingTrentino

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Escursione ad anello sull'Adamello Salita alla cima della Lobbia Alta 3.195 metri
Partendo dal Rifugio Bedole 1.639 metri s.l.m. lungo il sentiero attrezzato del Mattarot, e rientro dal Rifugio Mandron 2.451 metri s.l.m.
Itinerario Da Trento si raggiunge la Val Rendena fino a Pinzolo. Da qui ci si dirige in Val Genova, arrivando all’ultimo parcheggio, situato circa 1 km prima del Rifugio Bedole.Dal parcheggio si prosegue a piedi lungo una strada sterrata fino al Rifugio Bedole. Una volta arrivati, si imbocca il sentiero SAT 241: da qui servono circa 4 ore e 30 minuti per raggiungere il Rifugio Lobbia Alta, rinominato Rifugio Ai Caduti dell’Adamello. Il primo tratto del sentiero segue una strada sterrata, poi devia su un sentiero boschivo che costeggia tratti di un torrente alimentato dal ghiacciaio della Lobbia. Terminato il tratto nel bosco, si prosegue tra massi e vegetazione fino a raggiungere la parte iniziale attrezzata. Si risale lungo la parete fino al ghiacciaio della Lobbia, da cui si continua su un sentiero sassoso verso il Rifugio Ai Caduti dell’Adamello. Il percorso è segnalato da ometti di pietra e segnavia. L’ultimo tratto del sentiero sul ghiacciaio, considerato poco sicuro, viene evitato: si devia salendo lungo una dorsale che porta poco sopra l’altare dedicato a Papa Giovanni Paolo II, nei pressi del Passo della Lobbia, del rifugio e sotto le pendici della Lobbia Alta.
Salita alla Lobbia Alta Per raggiungere la cima della Lobbia Alta, si prende il sentiero che conduce al rifugio: sulla sinistra si trova un segnavia su un masso che indica l’inizio della salita. Il percorso, ben segnalato da ometti e segnavia, richiede circa 40 minuti.
Rientro Dalla cima si scende lungo lo stesso sentiero fino al Passo della Lobbia, a pochi metri dall’altare del Papa. Da qui inizia la discesa sul Ghiacciaio dell’Adamello, da valutare attentamente in base alle condizioni del ghiaccio. Il sentiero SAT 236 si trova sul margine sinistro del ghiacciaio, ma la traversata va valutata con cautela. Tenendosi sul lato destro e puntando al lago formatosi alla fine del ghiacciaio, si raggiunge un sentiero ben visibile, con un ponte in ferro per attraversare il lago. Alla fine del ghiacciaio si incontra un grosso masso: si risale senza grosse difficoltà, si attraversa il ponte e si incrocia il sentiero SAT 236 che conduce al Rifugio Mandron. Dal Rifugio Mandron si prosegue sul sentiero SAT 212 per tornare al Rifugio Bedole e al parcheggio. Il tempo stimato per il rientro è di circa 1 ora e 50 minuti.
Difficoltà Escursione lunga circa 18 km, in ambiente alpinistico con passaggi su ghiacciaio. Grado di difficoltà: EEA Escursionisti Esperti con Attrezzatura per il ghiaccio.
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