Via Ferrata Oskar Schuster – Sassopiatto
La ferrata che porta alla cima del Sassopiatto (2.954
metri s.l.m.) è una delle cime del Gruppo del Sassolungo (3.180 metri s.l.m.).
Porta il nome dell’alpinista Oskar Schuster, che la aprì nel 1896. Si snoda fra
tratti di pareti verticali attrezzate e camini con passaggi non attrezzati, con
difficoltà di primo grado.
Le altre cime del gruppo montuoso sono: Spallone del
Sassolungo (3.081 metri s.l.m.) Cinque Dita del Sassolungo (2.998 metri s.l.m.)
Punta Grohmann (3.114 metri s.l.m.) Sas da Mesdi (3.081 metri s.l.m.) Punta
Dantersass (2.821 metri s.l.m.) Il Dente (3.000 metri s.l.m.)
Itinerario: Da Trento si va verso la Val di Fassa
in direzione del Passo Sella. Si scende dal passo e si prosegue verso la Val
Gardena; in circa 10 minuti si arriva in una piana dove si trova il Rifugio
Passo Sella, con parcheggi a pagamento, e la partenza della cabinovia
Sassolungo. Dalla cabinovia parte il sentiero per la forcella del
Sassolungo. Si può salire con la bidonvia oppure tramite sentiero, in circa 1
ora, lungo un tracciato che sale con buona pendenza a zig-zag su ghiaione.
Arrivati alla forcella, si trova il Rifugio Toni Demetz (2.685 metri s.l.m.).
Da qui si scende lungo il sentiero 525, un grande canalone che richiede
attenzione per via della ripida discesa iniziale fra sassi e fondo ghiaioso.
Man mano che si scende, la pendenza diminuisce, con tratti quasi in piano. Alla
fine del canalone si arriva al Rifugio Vicenza (2.253 metri s.l.m.). Qui
parte il sentiero che porta verso la ferrata, aggirando la Punta Dantersass. Si
sale lungo il canalone del Sassopiatto su fondo ghiaioso fino ad arrivare
all’attacco della ferrata, dove non è presente la classica targa di inizio. Ci
sono invece dei punti rossi o bianco-rossi sulle rocce che indicano il
sentiero. Si comincia salendo un breve tratto di cengia attrezzata con
cavo di sicurezza, per poi proseguire rampicandosi su rocce lungo il primo
camino non attrezzato. Finita questa prima parte, si ritrova un cordino e
alcuni gradini artificiali di sicurezza per risalire la parete esposta. Si
arriva su un piano dove si vedono altri gradini artificiali e una breve scala
in ferro che permette di continuare la salita sull’ultima parte di parete,
servita da cordino di sicurezza. Terminata la parte attrezzata, si affronta
l’ultimo tratto di salita su roccia e un breve camino. Alla fine del camino si
giunge su una cresta; in 5 minuti si è sulla cima, dove si trova anche la
croce.
Rientro: Dalla cima si scende lungo un sentiero di
sassi e ghiaia con moderata pendenza fino ad arrivare in un piano erboso. Qui
si può proseguire verso il Rifugio Sassopiatto (2.300 metri s.l.m.) oppure
deviare a sinistra per un sentiero non ufficiale che si ricongiunge con il
sentiero 557. Si arriva al Rifugio Pertini (2.300 metri s.l.m.) e, in circa 40
minuti, al Rifugio Friedrich August (2.298 metri s.l.m.). Da qui, in 5 minuti,
si è alla Forcella Rodella. Si può proseguire su strada bianca o sul sentiero
che attraversa i prati per rientrare al parcheggio.
Difficoltà: EEA –
Escursionisti Esperti Attrezzati. Tempo di percorrenza: Ferrata 1h30 /
Totale escursione 6–7 ore